Costruita nel 1782 da Carlo Vanvitelli
come Casino di caccia
per Ferdinando IV di Borbone, si trova su un isolotto del lago Fusaro
collegato
alla terra tramite un ponte in legno. L’edificio oltre che
come base per la
caccia e la pesca veniva abitualmente utilizzato per ricevere gli
ospiti
illustri; infatti vi soggiornarono personalità quali Mozart,
Metternich e nel
1846 addirittura lo Zar e la Zarina. Nell’ideazione,
Vanvitelli si lascia
ispirare dai ruderi dei templi che sono presenti nella zona dei Campi
Flegrei;
dal punto di vista architettonico la casina si posa sul lago come un
fiore
esotico con due corpi di fabbrica poligonali, uno basso più
largo e un secondo
sovrapposto al primo di uguale forma ma più stretto.