Ritenuta secondo la tradizione la tomba di Agrippina,
madre di Nerone: in realtà si tratta dei resti di una villa costiera,
a noi resta visibile il teatro della villa, poiché gran parte si trova sotto
la superficie del mare. La struttura venne trasformata tra il I e il II secolo
in un ninfeo. L'edificio è composto da tre emicicli, quello più basso è coperto
da una volta a botte. Nei secoli successivi i resti della villa, come attestano
numerosi documenti, diedero alloggio a contadini e pescatori; il complesso subì
pertanto numerose modifiche strutturali, sino all'inizio del secolo scorso, quando
parte della struttura fu inglobata in un edificio moderno.