Piccola, misteriosa, incontaminata
Vivara (dal latino “Vivarium" ossia
vivaio), mezzaluna distesa sul mare, è
un vero e proprio gioiello naturalistico.
Un tempo legato a Procida da una falesia, il vulcanico
isolotto sorge a circa 100 metri dal promontorio
di Santa Margherita Vecchia con cui è collegato,
dal 1957, da un ponte transitabile a piedi, che
fa da sostegno alle condutture dell’acquedotto
che univa Procida a Ischia.
Su un perimetro di 3 Km con un’altezza massima
di 109 metri si intrecciano migliaia di sentieri
ricchi di una vegetazione rigogliosa e selvaggia.
Popolata da conigli selvatici e altre specie di
piccoli animali, Vivara è soprattutto l’isola
degli uccelli. Più di duecento, infatti,
le specie residenti e migratori catalogati sull’isolotto.
Sull’isola vi è un unico edificio
costruito nel 1861 come “casa di caccia”
dalla cui terrazza si può ammirare un incredibile
panorama che abbraccia tutto il litorale campano.
Sull’isola, inoltre, sono state rinvenute
tracce di civiltà Micenea come ceramiche
e materiali dell’età del bronzo.
I fondali intorno all’isolotto sono suggestivi
e ricchi di Posidonia, uno spettacolo per gli
amanti della pesca subaquea.
Dal 2002 Vivara è Riserva naturale dello
Stato.